Il Libro #6

Gioie e dolori dell’editoria.

Gioie molte: il momento in cui ti arrivano i pacchi pieni di volumi freschi di stampa, il profumo di carta, i le fatiche messe a frutto, i sorrisi e le parole gentili delle persone, i commenti e gli aneddoti legati alla compilazione e alla presentazione.

Dolori: quelli muscolari visto che la carta pesa. E gli errori. Implacabili come il tempo, la vecchiaia, le tasse. Non c’è scampo. Almeno un paio riescono sempre a scappare tra le maglie delle revisioni.

Ed eccomi qui a stampare e ritagliare degli errata corrige da infilare in ogni volume.

Beh alla prossima tiratura l’errore sarà corretto.

In ogni caso se ne sono accorti solo quelli che hanno letto le didascalie!

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Come nasce un libro #11

Il momento in cui ti arrivano 8 colli come questo.

E capisci che la sezione “Come nasce un libro” è finita perché ormai è nato.

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Sarà in vendita per la presentazione https://www.facebook.com/events/759986707445918/ oppure potete ordinare la vostra copia tramite la sezione contatti, qui.

In occasione della presentazione sarà anche allestita la mostra fotografica con una selezione di foto storiche del libro.

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Lunigiana #15

In Italia siamo talmente abituati ad essere circondati dall’antichità che nemmeno ce ne accorgiamo.

Camminiamo per strada senza nemmeno notare che in realtà stiamo calcando pietre secolari o forse stiamo percorrendo un antico borgo bizantino, o costeggiando un acquedotto romano, o delle mura medievali.

Così con l’arte. In Italia tutto è saturo d’arte. E cose che fanno sgranare gli occhi a qualsiasi turista straniero a noi non fanno quasi nessun effetto. “Guarda!” esclama il forestiero e noi pensiamo “Ma cosa? Ah quella? Ma è solo la chiesa… ma è solo il monumento…”. Ma magari è un affresco rinascimentale, una scultura preistorica, un’iscrizione antica.

Non è tutta colpa nostra, è solo che in Italia ce n’è troppa di arte e non si riesce a starle dietro.

Un’altra conseguenza di questa nostra assuefazione all’arte e all’antico è un atteggiamento snob nei confronti del moderno. “Ah ma è contemporaneo” si sente dire a volte dagli accademici che arricciano il naso di fronte a tutto ciò che non risale a più di due secoli fa. “Io l’arte contemporanea non la capisco” è un’altra di quelle cose che si sentono sempre. O peggio “Sì ma questo lo sa fare anche mio figlio di 5 anni!” (l’ho sentito dire di Kankisnki) oppure “Oggi artisti veri non ce ne sono più”.

Ma non è sempre così. Picasso aveva fatto l’accademia. Aveva appreso l’arte, ma l’aveva poi messa da parte creando un suo stile. Nuovo, scandaloso per i più. L’arte e la parte esistono ancora, esistono le accademie, le scuole, gli studiosi, le gallerie, i galleristi, gli appassionati e anche gli artisti.

E in Lunigiana se ne incontrano diversi.

Da anni, a Villafranca, il comitato “Il Chiostro” si è fatto patrono e promotore dell’arte contemporanea, con il grande merito di portare l’arte dalle persone (e non il contrario), organizzando non solo mostre ed esposizioni, ma anche (e soprattutto) estemporanee di pittura (ne abbiamo già parlato qui).

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A Filetto, oltre alla bottega di Corrado, pittore e artigiano, all’atelier dell’orafo Andrea Cirelli (ne accennavamo qui) ha da poco aperto i battenti una piccola Galleria. Inaugurata qualche tempo fa, benedetta dal parroco che ha parlato della bellezza come un mezzo di crescita morale e spirituale, “Il feudo” è un’esposizione permanente di pittura e scultura che ospita artisti locali e provenienti da fuori regione.

Anche a Bagnone, in una stanza sottostante il Teatro Quartieri, è stata aperta una Galleria che ospita mostre di artisti locali.

(Bagnone in Lunigiana, del pittore parmense Giuseppe Alinovi, 1811-1848)

E’ bello vedere questi locali vuoti, riaperti e riempiti di bellezza, è una di quelle cose che fanno ben sperare per il futuro della Lunigiana.

A Pontremoli poi fervono le attività della Galleria d’Arte ex Macelleria. Fondata nel 2007, la galleria ospiterà fino al 30 agosto le opere delle illustratrici Tiziana Romanin, Anna Melli, Anna Curti e Alce Rossa, la mostra “Slice, dice, grate & pour” di Julia Binfield e Colin Cuthbert, dal 14 al 30 agosto, e poi “Tra Africa e Lunigiana” acquarelli di di John Seldan.

Le stanze dell’ex Tribunale hanno ospitato fino al 3 agosto l’esposizione personale “Assenze” di Federico Baratta, che ha appena passato il testimone a Clara Lunimoso, con la sua “Percorsi d’acqua”, dal 7 al 18 agosto.

A Pontremoli si trova anche lo studio d’arte “Convergenze Creative” di Luciano Preti che ospiterà una mostra di opere degli alunni dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze, insieme ad alcune opere inedite attribuite a Picasso, Monet, Utrillo e Camille Claudel.

Che la Lunigiana stia diventi una piccola repubblica delle arti?

Come nasce un libro #9

Vogliamo raccontarvi la storia del territorio per immagini: le guerre, la ricostruzione, l’emigrazione, la vita quotidiana, usi e tradizioni persi nel tempo, antichi mestieri.
Queste foto testimoniano e documentano il nostro passato e conservare e trasmettere la memoria locale è l’obiettivo della ricerca storica che ha portato al volume di foto d’epoca e della mostra fotografica “In Villafranca in Lunigiana“. Venite a vedere la vostra storia!

https://www.facebook.com/events/759986707445918/

LOCANDINA VILLAFRANCA

Lunigiana #14

Certo la Francigena è una delle più famose (se ne parlava qui), ma non è l’unica via dei pellegrini.

Il sito Tuscany Arts ne parla in un bel post sugli altri percorsi toscani, seguendo #AroundFrancigena, l’hashtag lanciato da @VFToscana: The pilgrim paths in Tuscany, with “Around Francigena” dove non mancano i riferimenti alla Lunigiana.

La pagina Around Francigena elenca diversi percorsi lunigianesi: tra i quali la via del Volto Santo che parte dalla Pieve di Sorano di Filattiera,

(foto da turismoinlunigiana.it)

per toccare poi Bagnone,

Castiglione del Terziere,

(foto dal sito http://www.castellodicastiglionedelterziere.it)

Monti di Licciana,

(foto da terredilunigiana.com)

Pontebosio,

(foto da Wikipedia)

Licciana,

(foto da terredilunigiana.com)

Fivizzano,

Casola,

(foto da Terre di Lunigiana)

prima di entrare in Garfagnana e dirigersi poi a Lucca.